Guarigione del tessuto morbido.
I tessuti molli sono quei tessuti che collegano e sostengono il corpo, tra cui muscoli, tendini, legamenti, fascia, nervi, tessuti fibrosi, grasso, vasi sanguigni. Questa classificazione si basa su un protocollo di trattamento. Ma alcune fasi temporali si sovrappongono e dipendono dalla risposta individuale alla guarigione e dal tipo di lesione.
Fase infiammatoria:
La risposta infiammatoria acuta ha una durata relativamente piuttosto lunga e comporta attività che generano essudati – plasma come fluido che trasuda dal tessuto o dai suoi capillari ed è composta da leucociti proteici e granulari (globuli bianchi). Nella risposta infiammatoria cronica è prolungata durata e comporta la presenza di leucociti non gregari e la produzione di tessuto cicatriziale.
Fase proliferativa:
La formazione del tessuto di granulazione è un evento centrale durante la fase proliferativa. La sua formazione avviene 3-5 giorni dopo l’infortunio e si sovrappone alla precedente fase infiammatoria. Il tessuto di granulazione include cellule infiammatorie, fibroblasti e neovascolarizzazione in una matrice di fibronectina, collagene, glicosaminoglicani e proteoglicani.
Epitelizzazione:
L’epitelizzazione è la formazione di epitelio su una superficie denudata. Implica la migrazione delle cellule ai bordi della ferita da un lato dell’incisione all’altra. Le ferite da incisione vengono epitelizzate entro 24-48 ore dopo la lesione. Questo strato epiteliale fornisce un sigillo tra la ferita sottostante. I processi iniziano entro poche ore dalla lesione tissutale. Le cellule epidermiche ai bordi della ferita subiscono cambiamenti strutturali, permettendo loro di staccarsi dalle loro connessioni ad altre cellule epidermiche e alla loro membrana basale. Si formano microfilamenti di actina intracellulare, consentendo alle cellule epidermiche di strisciare attraverso la superficie della ferita.
Fibroplasia:
Il fibroblasto è un componente critico del tessuto di granulazione. I fibroblasti sono responsabili della produzione di collagene, elastina, fibronectina, glicosaminoglicani e proteasi. I fibroblasti crescono nella ferita in seguito alla diminuzione del numero di cellule infiammatorie. La fibroplasia inizia 3-5 giorni dopo l’infortunio e può durare fino a 14 giorni. I fibroblasti cutanei e le cellule mesenchimali si differenziano per ottenere capacità migratorie e contrattili. I fibroblasti migrano e proliferano in risposta alla fibronectina, fattore di crescita derivato dalle piastrine (PDGF), fattore di crescita dei fibroblasti, fattore di crescita trasformante. La fibronectina funge da ancora per il miofibroblasto mentre migra all’interno della ferita.
Angiogenesi:
Un ricco apporto di sangue è vitale per sostenere il tessuto appena formato ed è apprezzato nell’eritema di una cicatrice appena formata. Il macrofago è essenziale per la stimolazione dell’angiogenesi e produce fattore angiogenico derivato dai macrofagi in risposta alla bassa ossigenazione tissutale. L’angiogenesi determina un maggiore flusso sanguigno alla ferita e, di conseguenza, una maggiore perfusione dei fattori di guarigione.
[Tratto da: www.tissuerepairandregeneration.blogspot.com ]