Residenza sanitaria assistenziale (RSA)…. Brevi cenni della sua importanza strategica e assistenziale.
La RSA è una struttura residenziale extra ospedaliera finalizzata a fornire accoglimento, prestazioni sanitarie e di recupero, tutela e trattamenti riabilitativi ad anziani in condizioni di non autosufficienza fisica e psichica, privi di supporto familiare che consenta di erogare a domicilio gli interventi sanitari continui e l’assistenza necessaria. Le RSA sono volte a coniugare le esigenze di assistenza sanitaria con le esigenze di assistenza tutelare ed alberghiera.
Le RSA possono diversificarsi a seconda della tipologia degli ospiti, della valenza assistenziale e del modello organizzativo in RSA di base e RSA di cura e recupero. Le RSA di base possono ospitare anziani non autosufficienti con limitazioni di autonomia di ogni genere (fisiche, mentali e sociali) non assistibili a domicilio. Le RSA di cura e recupero si rivolgono alla stessa tipologia di utenza che richiede assistenza sanitaria e riabilitativa continue e, comunque, non tali da consentire il ricovero ospedaliero.
Le RSA dovrebbero essere localizzate in zone urbanizzate, integrate con il contesto preesistente, al fine di evitare ogni forma di isolamento o allontanamento dall’ambiente sociale di appartenenza. Il loro bacino di utenza deve, pertanto, essere individuato in base al principio della territorialità.
Le RSA sono organizzate in moduli o nuclei. Il d.p.c.m. del 22/12/89 stabilisce che ciascun modulo deve essere composto al massimo da 20 posti letto, ma prevede la possibilità di eventuali deroghe ad opera di norme regionali, purché giustificate. L’organizzazione per moduli consente di accogliere, nella stessa RSA, gruppi di ospiti con problematiche diverse, senza determinare interferenze e salvaguardando le esigenze di riservatezza. Inoltre tale forma di organizzazione consente di realizzare un impiego più razionale delle risorse e del personale.
L’area residenziale dell’utente è costituita da camere con bagno incluso, destinate normalmente a 1 o 2 persone e, quando lo richiedono particolari esigenze, fino ad un massimo di 4 persone.
La RSA offre assistenza per le attività quotidiane (alzata, messa a letto, igiene personale); assistenza medica di base che può essere fornita dai medici interni alla struttura o dal medico di base scelto dall’assistito; assistenza infermieristica diurna e notturna; assistenza specialistica che nelle strutture pubbliche o accreditate viene prestata dagli specialisti dei servizi sanitari dell’asl; assistenza psicologica; trattamenti riabilitativi; attività di socializzazione, ricreative, culturali ed occupazionali; servizio alberghiero (fornitura pasti, lavanderia e guardaroba, pulizia e riordino camere, pulizia generale e riordino spazi comuni).
Il personale operante all’interno della struttura è composta da: coordinatore socio-sanitario, infermiere professionale, fisioterapista, animatore-educatore, addetti all’assistenza, logopedista, assistente sociale, psicologo, medico di base e medici specialisti.
La RSA può essere una struttura pubblica o privata accreditata ovvero una struttura privata.
L’ammissione nella struttura pubblica o accreditata è subordinata al rilascio di una richiesta del medico di base o del medico ospedaliero, alla sottoposizione ad una visita dell’unità valutativa geriatrica e all’inserimento in un’apposita lista di attesa. Il costo delle prestazioni fornite dalla RSA pubblica o accreditata è a carico del servizio sanitario nazionale e varia a seconda del livello di assistenza prestato. Tuttavia, può essere previsto, a carico dell’utente, il pagamento di una diaria per il servizio alberghiero il cui importo varia a seconda delle disposizioni normative regionali. Il pagamento della retta dipende dal reddito della persona e del suo nucleo familiare. In caso di condizioni economiche precarie, debitamente accertate, il comune di residenza può intervenire e farsi carico del pagamento totale o parziale della retta.
Il costo delle prestazioni fornite dalla struttura privata è variabile e viene stabilito dall’amministrazione della RSA.
[Tratto da: www.assistentisociali.org ]