Ancelia, il futuro inizia con la A….
TeiaCare è un’azienda italiana che mette al servizio del settore sociosanitario soluzioni tecnologiche e competenze innovative. Fondata nel 2017 da Guido Magrin e Luca Iozzia, il suo obiettivo è quello di assicurare a ogni casa di residenza per anziani o disabili sostenibilità, efficienza e competitività, per poter garantire un modello di cura personalizzato e i più alti standard qualitativi. La storia di TeiaCare è strettamente legata alla storia di uno dei suoi fondatori: Guido Magrin. Nel 2008, infatti, la sua esperienza familiare, che vede il nonno ricoverato in RSA dopo un ictus, lo avvicina al mondo della long-term care. È qui che, per la prima volta, Guido sperimenta le conseguenze legate ai rischi dell’inefficienza assistenziale e decide di voler agire concretamente per migliorare l’esperienza di chi, dopo suo nonno, avesse dovuto ricorrere all’assistenza in RSA. Prima di arrivare a intraprendere questa strada, però, ci vorranno anni di tentativi ed evoluzioni. La prima idea che viene concretamente sviluppata da Guido, insieme a un gruppo di studenti del Politecnico di Milano, è quella di un’app innovativa in grado di rilevare precocemente stati silenti di fibrillazione atriale, prevenendo così l’ictus, malattia che aveva colpito il nonno, costringendolo in RSA. Il primo progetto, quindi, si concretizza con la progettazione di un sistema leggero ed economico basato su braccialetti hi-tech, collegati a un’app in grado di rilevare dati e segnalare irregolarità. I riconoscimenti non tardano ad arrivare. Nel 2015, il team di HeartWatch vola a Seattle, per rappresentare l’Italia alla finale di Imagine Cup, la competizione internazionale di Microsoft per idee hi-tech, dopo avere superato la selezione nazionale e le semifinali europee. La concretizzazione di un’idea sembra ormai vicina, ma l’anno successivo cambia tutto. Dopo sei mesi a Dubai, all’interno del programma di pre-accelerazione per startup digital health Dubai 100, infatti, la squadra comprende la necessità di ripensarsi completamente, abbandonando l’idea dei braccialetti e cercando una strada diversa, maggiormente sostenibile a livello economico e più focalizzata sui bisogni del mercato. La squadra che lavora al progetto cambia profondamente, alcuni lasciano e altri si aggiungono. È il 2016 quando Guido incontra Luca Iozzia, allora dottorando in Ingegneria Biomedica al Politecnico di Milano, oggi co-founder e CTO di TeiaCare. Con Luca nel team, HeartWatch si apre alla sperimentazione di nuovi modelli basati su sensori ottici, capaci di rilevare le micro-variazioni cromatiche del volto, dovute al diverso afflusso di sangue. Queste pulsazioni vengono elaborate attraverso algoritmi ad hoc, permettendo di focalizzarsi sul rilevamento di parametri vitali, nello specifico battito cardiaco e ritmo respiratorio….
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