W-Care e Alimenti a fini medici speciali: cosa sono? Ecco il futuro!
Negli ultimi anni sono aumentati esponenzialmente gli studi sulla relazione tra lo stato nutrizionale e l’insorgenza delle lesioni da pressione, evidenziando che la malnutrizione rappresenta il più importante e potenzialmente reversibile fattore in grado di incidere sulla guarigione delle ferite. Numerosi studi sottolineano l’importanza dell’apporto calorico e proteico al fine di stimolare la formazione del tessuto di granulazione e in particolare del collagene.
Il riconoscimento dell’importanza ad un approccio “interno” alle lesioni con l’utilizzo di integratori nutrizionali ad elevato tenore proteico e con nutrienti capaci di indurre un miglior processo di cicatrizzazione, affiancato ovviamente al trattamento “esterno”, ha permesso di affrontare con maggiore efficacia il problema delle ulcere. Tuttavia non possiamo disconoscerne alcuni limiti, includendo anche la difficoltà nell’orientarsi in un panorama così vasto dell’offerta di mercato, non va sottovalutato poi che le principali caratteristiche di molti prodotti (essere iperproteici ed ipercalorici) non li rendono idonei al trattamento di pazienti diabetici o nefropatici. Il panorama si restringe molto parlando di Alimenti a Fini Medici Speciali, categoria ancora confusa nell’interpretazione generale ma che fornisce una risposta mirata a molte patologie.
Grazie alla Dott.ssa Antonella Alessi, responsabile legale della W.T.S. S.r.l. società che produce il W-Care, alla quale chiederò il suo punto di vista sugli alimenti a fini medici speciali idonei a pazienti affetti da lesioni cutanee e una breve descrizione delle peculiarità del suo prodotto.
Ci definisce meglio il concetto di Alimenti a Fini Medici Speciali?
Gli alimenti a fini medici speciali (AFMS) continuano ad essere una categoria poco conosciuta e spesso confusa con i più comuni integratori, in realtà per questo tipo di prodotti esiste un albo ministeriale ben preciso che impone a monte degli studi scientifici finalizzati a dimostrare l’efficacia su determinate patologie. Gli AFMS possono migliorare significativamente la qualità della vita e sono destinati all’alimentazione completa o parziale di pazienti con capacità limitata, disturbata o alterata di assumere, digerire, assorbire, metabolizzare o eliminare alimenti comuni. Fortunatamente assistiamo a dei piccoli cambiamenti con la Legge di Bilancio 2018 che consente, ai cittadini che necessitano dell’acquisto di supplementi nutrizionali, di usufruire della detrazione del 19% esattamente come accade per prodotti sanitari, dispositivi medici, farmaci in fascia A prescritti su ricetta bianca e quelli in Fascia C prescritti con ricetta medica ma non rimborsati. Se poi volessimo restringere ulteriormente il campo esclusivamente agli AFMS finalizzati alla gestione dietetica di pazienti affetti da Lesioni cutanee, ci troveremmo di fronte a ben pochi prodotti, di cui non sempre gli operatori sono a conoscenza, è il caso del w-care stesso, che rappresentando un’innovazione sul piano scientifico, deve fare oggi un grande lavoro di informazione per trasferire in maniera idonea le peculiarità del prodotto.
Sono circa due milioni gli italiani che nel corso della loro vita sono affetti da lesioni cutanee croniche (Lcc). Si tratta di una serie di patologie dolorose come ulcere vascolari, piaghe da decubito e lesioni da piede diabetico, che richiedono terapie specifiche, spesso di lunga durata, il fenomeno purtroppo è in costante crescita (+8% l’anno) e in 2 casi su 10 c’è il ricorso al ricovero ospedaliero. Come abbiamo detto in apertura di questo spazio, il riconoscimento dell’importanza ad un approccio nutrizionale, affiancato ai trattamenti topici e chirurgici, ha dimostrato efficacia nella gestione delle ulcere, ne ha però anche evidenziato i limiti come gli alti valori proteici e calorici, caratteristiche poco compatibili nel trattamento di pazienti diabetici o nefropatici. Il W-Care nasce dall’esigenza di trovare soluzione ai limiti in questione e quindi di poter essere somministrato in pazienti diabetici-nefropatici o con più comorbilità, nasce dalla necessità di creare un prodotto con alta efficacia dei componenti ed in grado di rendere nulli gli sprechi, aumentando la compliance del paziente, ottimizzando i tempi di somministrazione, il tutto atto ad una razionalizzazione della spesa di gestione globale della ferita. L’attenzione della nostra ricerca si è focalizzata espressamente sul paziente più fragile e quindi è stato fatto un lavoro attento per trasformare i limiti rilevati in punti di forza, ottenendo un prodotto con basso tenore calorico e proteico, compatibile con qualunque trattamento nutrizionale e/o farmacologico. Somministrabile tramite OS, PEG e/o SNG. Con opportuni addensanti alimentari è fruibile dai pazienti affetti da disfagia. Il w-care è un alimento a fini medici speciali Indicato per la gestione dietetica di individui affetti da lesioni da pressione, piaghe da decubito e ulcere cutanee, a base di nutrienti specifici ad alta modulabilità, utili per favorire la formazione e il mantenimento dei tessuti cutanei e contrastare i danni causati dallo stress ossidativo e dai radicali liberi. Il w-care è una COMPOSIZIONE IMMUNONUTRUZIONALE BREVETTATA non può essere sostituito in nessun modo da una normale dieta o da eventuali integratori, poiché il suo principio di azione si basa sulla sinergia dei suoi componenti. Il w-care è un alimento a fini.
Qual è l’impegno del w-care in futuro?
L’impegno del w-care rimane sempre lo stesso “il supporto ai professionisti della salute, per dare centralità al paziente”. A tal proposito, parlando di un futuro imminente, vedremo nei prossimi giorni in farmacia o negli ospedali/cliniche/RSA in cui siamo presenti, un restyling del prodotto, frutto di un meticoloso lavoro in laboratorio su ogni singola materia prima del nostro responsabile scientifico, il Dott. Andrea Marzullo. Questa attenta ricerca ci ha consentito di escludere, con matematica certezza, qualsiasi traccia di coloranti o aspartame, di selezionare Omega-3 di ultima generazione senza ritorno di odore, di riuscire a sciogliere il w-care in soli 40ml di acqua, rispettando a pieno il nostro motto “W-CARE È SEMPLICE” Il w-care è e sarà in continua evoluzione, con occhio attento alla ricerca e alle esigenze dei pazienti, solo in una cosa rimaniamo immobili, nella convinzione che l’approccio alle lesioni debba essere multidisciplinare, prevedendo la collaborazione di tutti i professionisti della salute, condividendo protocolli e le informazioni. In questo contesto propongo a tutti i professionisti che hanno voglia di trovare le soluzioni migliori per i loro pazienti, di lanciare una sfida al w-care osservandolo e condividendo con noi il vostro parere. Restiamo aperti al confronto è l’unico modo per migliorarsi!
A cura del Dott. Ivan Santoro
Si ringrazia la Dott.ssa Antonella Alessi per le indicazioni preziose a favore del paziente fragile.
[Tratto da: www.assocarenews.it ]