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Verso la manovra. In attesa delle cifre, tra le ipotesi arriva anche l’innalzamento del tetto di spesa per l’acquisto di prestazioni dal privato

Ancora si tratta sull’aumento del fondo sanitario e per ora l’asticella balla tra i 2 e i 3 mld in più. Prevista anche una sburocratizzazione per l’accesso ai fondi per l’edilizia sanitaria e il proseguimento delle sperimentazioni della farmacia dei servizi. Da trovare anche le risorse del payback sui dispositivi medici per aumentare il tetto di spesa.

Sulle cifre precise ancora non v’è certezza ma l’impressione è che l’asticella per la sanità nella prossima Legge di Bilancio possa ballare tra i 2 e i 3,5 miliardi in più. Un nodo che a pochi giorni dal Cdm che varerà la manovra ancora non si è sciolto. Prendono però forma alcuni interventi.

A quanto si apprende in manovra dovrebbe essere confermato l’aumento dei compensi per l’extra orario di lavoro del personale sanitario allo scopo di ridurre le liste d’attesa: da 50 a 100 euro per i medici e per gli infermieri da 25 a 50 euro, Inoltre, dovrebbe essere affidato ad Agenas il monitoraggio e il controllo dell’attuazione delle norme in materia, a cominciare dalla verifica che tutte le prestazioni del privato convenzionato stiano nei Cup regionali,

Previsto anche un aumento del tetto di spesa per l’acquisto di prestazioni dal privato (circa 600 mln) ma i soldi dovrebbero essere vincolati sempre all’abbattimento delle liste d’attesa. In ballo ci sarebbero anche delle misure per sburocratizzare l’accesso ai fondi dell’edilizia sanitaria (ex art. 20) in modo da rendere più veloce lo sblocco delle risorse che dovranno essere utilizzate dalle Regioni anche per costruire Case e Ospedali di Comunità di cui ricordiamo il 30% sono state tolte dai fondi del Pnrr.

Si parla poi di un proseguimento sperimentazione della farmacia dei servizi mentre per quanto riguarda il payback dei dispositivi medici il Governo sta cercando di trovare nuove risorse magari extra fondo sanitario. Il progetto è sempre quello di alzare il tetto di spesa progressivamente di circa 600 milioni l’anno. Sulla farmaceutica balla anche la compensazione dei tetti di spesa (diretta e convenzionata).

C’è poi la questione che riguarda le risorse per il rinnovo dei contratti per il personale sanitario su cui il Governo ha garantito un intervento e bisognerà capire anche qui lo stanziamento.

[Tratto da: www.quotidianosanita.it ]

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