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Infezioni sessualmente trasmesse, dati ufficiali ISS

In Italia, gonorreasifilide e pediculosi del pube sono le uniche Infezioni sessualmente trasmesse (IST) a notifica obbligatoria per le quali sono disponibili dati nazionali. Per sopperire alla mancanza di dati sulle altre IST e in accordo con le direttive di organismi internazionali in tema di sorveglianza e controllo delle IST, in Italia sono stati attivati due sistemi di sorveglianza sentinella delle IST, entrambi coordinati dal Centro Operativo AIDS (COA) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). La Sorveglianza clinica, attiva dal 1991, si basa sulla collaborazione di una rete sentinella di 12 centri clinici pubblici altamente specializzati nella diagnosi e nella cura dei soggetti con IST. I centri segnalano le persone sintomatiche con una prima diagnosi clinica di IST (primo episodio), confermata, ove previsto, da appropriati test di laboratorio, e raccolgono informazioni socio-demografiche, comportamentali e cliniche, nonché offrono a tutte le persone il test HIV. Negli anni questo sistema ha consentito di conoscere l’andamento delle diagnosi di diversi quadri di IST in Italia, nonché di valutare la diffusione dell’infezione da HIV nelle persone con una nuova IST, soprattutto in popolazioni ad alto rischio (es.: stranieri, giovani, maschi che fanno sesso con maschi, ecc.). La Sorveglianza di laboratorio, attiva dal 2009, nata dalla collaborazione tra il COA e il Gruppo di lavoro Infezioni Sessualmente Trasmesse (GLIST) dell’Associazione Microbiologi Clinici Italiani (AMCLI), si basa sulla collaborazione di una rete sentinella di 12 laboratori di microbiologia clinica. I laboratori segnalano i nuovi casi di infezione da Chlamydia trachomatis (Ct), da Trichomonas vaginalis (Tv) e da Neisseria gonorrhoeae (Ng) in persone che si sottopongono a test di laboratorio per una o più di queste infezioni, a prescindere dalla presenza di sintomi specifici, segnalando sia i risultati positivi che negativi all’identificazione del patogeno. Per ogni individuo, i laboratori di microbiologia clinica possono segnalare l’eventuale identificazione anche di più di un patogeno e raccolgono alcuni dati socio-demografici, clinici e comportamentali. Ai laboratori pervengono campioni biologici di provenienza diversa, che riflettono un’utenza territoriale molto più ampia e meno selezionata rispetto a quella della Sorveglianza clinica per le IST, dove i centri clinici concentrano invece una popolazione sintomatica con comportamenti ad alto rischio. Questi sistemi di sorveglianza sentinella non hanno una copertura nazionale e quindi non segnalano il 100% dei soggetti con IST presenti in Italia, ma assicurano stabilità e costanza nell’invio dei dati, permettendo di misurare nel tempo la frequenza relativa e gli andamenti temporali delle singole IST, nonché di valutare i fattori di rischio associati. La standardizzazione e omogeneità dei dati raccolti dai due sistemi permette l’aggregazione e l’analisi dei dati nonché l’invio di questi allo European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) per integrarli e confrontarli con quelli delle altre nazioni europee. Queste Sorveglianze sono regolamentate dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 3 marzo 2017 “Identificazione dei sistemi di sorveglianza e dei registri di mortalità, di tumori e di altre patologie” (Allegato A: i sistemi di sorveglianza e i registri di rilevanza nazionale e regionale).

 

Di seguito vengono riportati i principali risultati dei due Sistemi di sorveglianza sentinella delle IST attivi in Italia aggiornati al 31 dicembre 2021, pubblicati nel Notiziario ISS “Le Infezioni sessualmente trasmesse: aggiornamento dei dati dei due Sistemi di sorveglianza sentinella attivi in Italia al 31 dicembre 2021”.

 

I dati dei centri clinici

Dal 1991 al 2021, il Sistema di sorveglianza ha segnalato un totale di 151.384 nuovi casi di IST. Il numero dei casi di IST è rimasto stabile fino al 2004, con una media di 3.994 casi di IST segnalati per anno; dal 2005 al 2016, le segnalazioni (media: 5.486 casi per anno) hanno subito un incremento pari al 37,4% rispetto al periodo 1991-2004. Nel 2021, le segnalazioni (5.761 casi di IST) sono aumentate del 17,6% rispetto al 2020 (4.748 casi di IST). Nell’intero periodo, il 71,8% dei casi di IST è stato diagnosticato negli uomini e il 28,2% nelle donne. L’età mediana dei soggetti segnalati è stata di 32 anni: in particolare, per le donne è stata di 30 anni e per gli uomini di 33 anni.

 

Dal 1991 al 2021, le patologie più frequenti sono state i condilomi ano-genitali (65.263 casi, 43,1% del totale), la sifilide latente (12.151 casi, 8,0% del totale) e l’herpes genitale (10.623 casi, 7,0% del totale).

 

I casi di infezione da Ct hanno mostrato un aumento dopo il 2008, con un incremento di quattro volte tra il 2008 e il 2021. In particolare, nel 2021, il numero di casi segnalati negli MSM (men who have sex with men – maschi che fanno sesso con maschi) è ulteriormente aumentato del 50% circa rispetto al 2020. Complessivamente, dal 1991 al 2021, il Sistema di sorveglianza ha segnalato un totale di 11.383 nuovi casi di Ct.

 

Le segnalazioni di gonorrea sono triplicate dal 2010 al 2021, raggiungendo un picco massimo nel 2021. In particolare, questo aumento è stato molto evidente tra gli MSM che sono andati incontro a un incremento del 77% circa dei casi annui di IST segnalati dal 2010 al 2021. Dal 1991 al 2021, il Sistema di sorveglianza ha segnalato un totale di 10.597 nuovi casi di gonorrea.

 

L’andamento dei casi di sifilide primaria e secondaria (I-II) è rimasto relativamente stabile fino al 2000. Dopo il 2000 si è verificato un incremento delle segnalazioni con un aumento di circa cinque volte nel 2005 rispetto al 2000 e un nuovo picco nel 2016. Tuttavia, dal 2016 al 2020 si è osservata una riduzione dei casi del 23% e un successivo picco nel 2021 sovrapponibile a quello del 2016. Solo tra gli MSM si è rilevato un picco nel 2021 più alto del 10% rispetto a quello del 2016, con il 79,1% delle segnalazioni. Complessivamente, dal 1991 al 2021, il Sistema di sorveglianza ha segnalato un totale di 10.022 nuovi casi di sifilide I-II.

 

Le segnalazioni di sifilide latente hanno mostrato un primo picco nel 1992 e un secondo nel 2005. In particolare, nel 2020 si è osservata una riduzione del 20% circa rispetto al 2019 e un successivo aumento nel 2021. Dal 2004, i casi di sifilide latente hanno mostrato un costante decremento sia negli uomini eterosessuali sia nelle donne, mentre negli MSM si è osservato un aumento dei casi fino al 2021. Complessivamente, dal 1991 al 2021, il Sistema di sorveglianza ha segnalato un totale di 12.151 nuovi casi di sifilide latente.

 

Il numero annuo di segnalazioni di condilomi ano-genitali ha mostrato un incremento dal 2000 al 2016 (di circa tre volte). In particolare, dal 2018 al 2021 si è osservata una riduzione del 30% circa del numero di casi di condilomi ano-genitali, molto probabilmente attribuibile alle campagne vaccinali anti-HPV in femmine e maschi.

 

Complessivamente dal 1991 al 2021, il Sistema di sorveglianza ha segnalato un totale di 65.263 nuovi casi di condilomi genitali.

 

Il numero annuo di segnalazioni di herpes genitale ha mostrato dal 2004 un aumento costante, seppur con numerose fluttuazioni. In particolare, nel 2021 si è osservata una riduzione del 38% circa rispetto al 2019. L’aumento è stato soprattutto evidente nelle donne, con un incremento dei casi di circa due volte e mezzo tra il 2004 e il 2019 e una successiva lieve riduzione fino al 2021. Tra gli MSM si osserva un aumento di casi nel 2021 del 54% rispetto al 2019. Complessivamente, dal 1991 al 2021, il Sistema di sorveglianza ha segnalato un totale di 10.623 nuovi casi di herpes genitale.

 

Per quanto riguarda l’infezione da HIV nei soggetti con IST, dei 151.384 soggetti con una nuova diagnosi di IST segnalati dal 1991 al 2021, 102.189 (67,5%) hanno effettuato un test anti-HIV al momento della diagnosi di IST, e di questi 8.557 (8,4%) sono risultati positivi.

 

Dal 2008 si è assistito a un incremento progressivo della prevalenza HIV in soggetti con IST, con un primo picco di 11,7% nel 2016 e un secondo picco di 15,0% nel 2020.

 

Nel 2021, la prevalenza HIV è stata pari al 14,7%, simile a quella del 2020. Durante l’intero periodo, la prevalenza HIV è stata sempre più alta negli MSM, mostrando un aumento costante dal 2008 (27,2 % nel 2021), mentre negli eterosessuali è diminuita progressivamente, stabilizzandosi negli ultimi due anni (2,9% nel 2021).

 

I dati dei laboratori di microbiologia clinica

Dal 2009 al 2021, i laboratori di microbiologia clinica hanno segnalato 179.644 campioni, analizzati per almeno una delle tre infezioni incluse nella sorveglianza. Sono stati segnalati in media 13.995 campioni all’anno (minimo: 8.928; massimo: 16.958). Nel 2021, i campioni segnalati (n. 11.699) sono aumentati del 23,7% rispetto al 2020 (n. 8.929).

 

Nell’intero periodo, l’84,2% degli individui da cui sono stati prelevati i campioni era costituito da donne e il 15,8% da uomini. L’età mediana è stata di 35 anni: in particolare, per le donne è stata di 35 anni e per gli uomini di 38 anni.

 

Nell’intero periodo (2009-2021), la prevalenza dell’infezione da Ct è risultata pari al 3,3%: in particolare, 6,8% tra gli uomini e 2,4% tra le donne. Nel 2021 il numero dei testati per Ct è aumentato del 32,0% rispetto al 2020 e continua ad aumentare lievemente anche la prevalenza. Nell’intero periodo, la prevalenza di Ct è risultata più elevata tra i soggetti di età 15-24 anni, rispetto ai soggetti con più di 24 anni (8,2% vs 2,6%).

 

Nell’intero periodo (2009-2021), la prevalenza dell’infezione da Tv è risultata pari allo 0,8%: in particolare, 0,3% tra gli uomini e 0,9% tra le donne. Nel 2012 si è osservato il numero più alto di persone testate per Tv, mentre la prevalenza di Tv ha mostrato un picco nel 2018 (1,1%). Nel 2021, la prevalenza di Tv è stata pari all’1%. Nell’intero periodo, la prevalenza di Tv è risultata più alta tra i soggetti di età superiore a 44 anni rispetto a quelli di età inferiore ai 44 anni (1,4% vs 0,7%) e tra le donne straniere rispetto alle italiane (1,8% vs 0,7%).

 

Nell’intero periodo (2009-2021), la prevalenza dell’infezione da Ng è risultata pari allo 0,7%: in particolare, 2,9% tra gli uomini e 0,1% tra le donne. Nel 2012 si è osservato il numero più alto di persone testate per Ng, mentre la prevalenza di Ng ha mostrato un picco recente nel 2021 (1,5%).

[Tratto da: www.epicentro.iss.it ]

In Italia, dal 1991 al 2021, il Sistema di sorveglianza sentinella delle IST ha segnalato un totale di 151.384 nuovi casi di IST. Il numero dei casi di IST è rimasto stabile fino al 2004, con una media di 3.994 casi di IST segnalati per anno; dal 2005 al 2016, le segnalazioni (media: 5.486 casi per anno) hanno subito un incremento pari al 37,4% rispetto al periodo 1991-2004. Nel 2021, le segnalazioni (5.761 casi di IST) sono aumentate del 17,6% rispetto al 2020 (4.748 casi di IST). Nell’intero periodo, il 71,8% dei casi di IST è stato diagnosticato negli uomini e il 28,2% nelle donne. L’età mediana dei soggetti segnalati è stata di 32 anni: in particolare, per le donne è stata di 30 anni e per gli uomini di 33 anni. Sono alcuni dei dati riportati dalla sorveglianza sentinella delle IST attiva in Italia aggiornati al 31 dicembre 2021 e pubblicati nel Notiziario ISS “Le Infezioni sessualmente trasmesse: aggiornamento dei dati dei due Sistemi di sorveglianza sentinella attivi in Italia al 31 dicembre 2021”. Per approfondire consulta la pagina dedicata ai dati epidemiologici aggiornati per l’Italia e scarica il notiziario ISS (pdf 5 Mb).

[Tratto da: www.epicentro.iss.it ]

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