Medici gettonisti. Bertolaso: “Hanno le ore contate, Regioni al lavoro su modello Lombardia”
L’assessore ha riferito di riunioni tenute a Roma con ministri e Regioni nel corso delle quali “tutti gli assessori, nessuno escluso, ci hanno detto che stanno predisponendo la stessa procedura adottata dalla Regione Lombardia” per mettere fine al fenomeno dei medici gettonisti. Secondo Bertolaso, sarà possibile “recuperare tutti quei medici e infermieri che si sono sentiti non tutelati e hanno cercato strade diverse da quella maestra che si chiama Ssn”.
“Le cooperative di gettonisti hanno le ore contate, non solo qui in Lombardia, ma anche nel resto d’Italia. Tutti gli assessori, nessuno escluso, ci hanno infatti detto che stanno predisponendo la stessa procedura adottata dalla Regione Lombardia. E’ solo questione di tempo”. A dirlo l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, facendo il punto sull’operazione avviata per eliminare il ricorso ai medici gettonisti, al termine di una conferenza stampa a Palazzo Lombardia.
“Mercoledì – le parole di Bertolaso riprese dall’AdnKronos – abbiamo avuto riunioni a Roma con i ministeri della Salute e dell’Università, con gli assessori alla Sanità e con i presidenti delle Regioni. Abbiamo presentato il lavoro che stiamo facendo” per lo stop ai medici gettonisti. Un piano che, secondo Bertolaso, consentirà “piano piano” di “recuperare finalmente tutti quei medici e infermieri che si sono sentiti non tutelati in questo periodo e lasciati un po’ allo sbando, e hanno cercato strade diverse da quella maestra che si chiama Servizio sanitario nazionale”.L’assessore ha quindi fatto sapere che, in Lombardia, dopo il bando per reclutare anestesisti, medici per il pronto soccorso e interventi minori, ora toccherà ai pediatri. “A fine mese – ha ricordato l’assessore – scade una seconda convenzione, quella dell’Asst Valle Olona per i presidi di Gallarate e Busto Arsizio dove si chiuderà il rapporto con i pediatri gettonisti. Oggi esce il bando” che sarà gestito dal Policlinico San Matteo. “Ci aspettiamo una risposta meno entusiasta – ha aggiunto Bertolaso -. Siamo partiti molto bassi sull’incentivo economico, sulla base delle tabelle nazionali, ma siamo eventualmente pronti a modificare. Non abbiamo intenzione di fermarci e abbiamo inserito una noticina anche nel bando dei pediatri, in cui precisiamo che le cooperative non possono rifarsi sui gettonisti che decideranno di lavorare con noi invece che con loro. Non c’è concorrenza fra noi e loro e la minaccia che stanno utilizzando non ha senso”.
[Tratto da: www.quotidianosanita.it ]